La mia storia: come ho iniziato la pratica dell'Aikido

Ho iniziato la pratica dell’Aikido 30 anni fa nell’età adulta (28 anni). Ricordo l’energia positiva che mi fu trasmessa al primo impatto e rimasi subito affascinato sia per il suo percorso tecnico e sia per la sua connotazione filosofica. Valori sicuri consolidati nel tempo nella pratica in Dojo, sui tatami, ma anche al di fuori dal Dojo; nella vita quotidiana, in famiglia, sul lavoro e con gli amici.

Grazie all’Aikido ho superato la paura di eseguire le cadute; a 16 anni ebbi una brutta caduta dal motorino (fortuna senza conseguenze solo qualche livido e qualche graffio) fu per me un grande spavento, uno choc che mi sono portato dietro per 12 anni. Nei primi 13 anni di pratica dell’Aikido, ero associato all’associazione SUS (Sezione Ueshiba Svizzera) al gruppo del maestro Hirokazu Kobayashi, il mio maestro con la quale iniziò il mio straordinario percorso, era Renato Barizzi 5° Dan.

Nel 2005 decisi di lasciare l’associazione SUS (Sezione Ueshiba Svizzera) per intraprendere la filosofia del Ki Aikido (stile Shin Shin Toitzu Aikido, che significa Aikido con mente e corpo coordinati) del maestro Koichi Tohei, poi divulgatasi dal suo diretto allievo Doshu (caposcuola) Kenjiro Yoshigasaki e dal mio attuale maestro e allievo del Doshu, Bruno Maule 9° Dan. Iniziai a partecipare ai loro primi seminari e rimasi affascinato dalla filosofia di pratica dell’Aikido con il Ki (energia vitale). Conosciuto come L’Arte della Pace l’Aikido è un linguaggio universale complesso e al tempo stesso accessibile a tutte le età e nessuno può rivendicarne l’esclusività.     

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